Localizzato nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia, il giardino risale agli anni Quaranta del secolo scorso. Dopo un lungo abbandono (restavano solo poche aiuole e un boschetto di Pinus halepensis) è stato trasformato dal proprietario in giardino-vivaio e luogo di sperimentazione di tecniche di aridocoltura (ogni aiuola è gestita senza l'apporto artificiale di acqua e sostanze chimiche). Sono raccolte e riprodotte erbacee perenni, graminacee ornamentali e specie rare del parco come Stipa austroitalica e Lygeum spartum, piante tradizionalmente coltivate nel territorio, recuperate da vecchi giardini e balconi.