Alla fine del XIX secolo i conti D'Arco costruirono una residenza estiva e trasformarono il bosco attorno in parco paesaggistico, modellando il terreno, realizzando laghetti e corsi d'acqua artificiali, impiantando specie esotiche e rare e definendo percorsi sinuosi per delimitare radure e suggerire viste. Nel parco si segnala un Ginkgo biloba monumentale, il più alto d'Italia con i suoi 40 metri di altezza, particolarmente rilevante è la presenza di decine di cicogne bianche. Il sito, recuperato dal Parco Regionale del Mincio è sede di attività di educazione ambientale e di manifestazioni culturali.